Conegliano. Manca poco all’apertura della grande mostra dedicata alla famiglia Vivarini allestita all’interno del Palazzo Sarcinelli di Conegliano. Tra la fine del ‘400 fino ai primi anni del ‘500 la bottega di Antonio, Bartolomeo ed Alvise si conquistò uno spazio nel mercato dell’arte trovandosi in competizione con quella dei Bellini per il predominio dell’ambiente della pittura veneziana, in quel periodo storico particolarmente vivace ed in piena evoluzione stilistica.
È un periodo in cui si verifica un cambiamento di notevole valenza storica, non solo per l’arte veneta ma, in generale, anche di quella italiana. Si tratta infatti del tramonto del Gotico “fiorito” e l’arrivo dei primi raggi di sole del rigore rinascimentale che illuminerà ed ispirerà artisti che hanno contribuito ad arricchire con le loro meraviglie artistiche l’universale Storia dell’Arte.
Verranno esposti dei veri e propri capolavori: dai polittici alle tavole per la devozione privata, provenienti dalla Puglia, dalla Dalmazia e da Bergamo. Opere in cui scompaiono i preziosi fondi oro ed appaiono sempre di più la natura, delicati e magici paesaggi, atmosfere dove i colori fanno emergere figure e storie che provocano nell’osservatore una sentita Pietas.
Artefici di questo affascinante viaggio nell’arte dei Vivarini sono la Civita Tre Venezie e la Città di Conegliano, con Giandomenico Romanelli che ha curato l’allestimento della mostra.
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