
Manama. C’è da non crederci. Nemmeno i migliori sceneggiatori in circolazione, quei rarissimi che si possono ancora definire tali, sarebbero stati capaci di scrivere un’inizio della nuova stagione della Formula 1 così coinvolgente ed avvincente come quello che si è materializzato in Bahrein lo scorso fine settimana.
Il ferrarista Charles Leclerc che lotta senza soffrire di alcun senso d’inferiorità nei confronti del Campione del Mondo in carica Max Verstappen, pilota della Red Bull, rispondendo da par suo ai ripetuti tentativi di sorpasso dell’olandese. Vincendo non solo la sfida agonistica dei primi giri della gara che doveva stabilire chi sarebbe stato il regista di questa prima puntata della stagione 2022/2023 ma, soprattutto, giungendo per primo sotto la bandiera a scacchi, seguito al secondo posto dall’altro ferrarista, lo spagnolo Carlos Sainz. È stata l’85° doppietta nella storia della Ferrari. Un risultato agonistico che ha provocato a tutti gli amanti della scuderia di Maranello una gioia inaspettata e, forse proprio per questo, incredibilmente bella ed emozionante.
La vittoria del monegasco Charles Leclerc ha così finalmente interrotto un digiuno della Ferrari che durava dal 2019. L’ultimo successo del Cavallino fu infatti ottenuto dal pilota tedesco Sebastian Vettel sul circuito di Singapore a Marina Bay.
È stato un successo sportivo che ha spazzato via due anni di sofferenze, di cortocicuiti tecnici, di derisione a non finire sulla capacità gestionale dei dirigenti della squadra italiana.
Dopo questo splendido inizio resta di augurarci che possa trattarsi finalmente dell’alba di un nuovo periodo di vittorie e di gratificazioni sportive, l’unico modo per giungere di nuovo a conquistare il titolo mondiale piloti ma, ancora più bello, quello dei costruttori che non torna a Maranello dal 2008.

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