Cremona. Il triste epilogo di Gara 3 delle semifinali scudetto ci riporta alla mente una bella canzone di Cocciante: “Bella senz’anima”. È un modo come una altro per metabolizzare la profonda tristezza accumulata durante la partita. Osservando l’evolversi della sfida di ieri ci si chiede infatti se le recenti magnifiche serate che tanto hanno entusiasmato l’ambiente dell’Imoco e reso felice i tifosi gialloblu, siano state soltanto un puro caso od un ultimo orgoglioso colpo di coda di una stagione decisamente poco felice.
79’ minuti di agonia, di sofferenza, di profonda amarezza. Un brevissimo arco di tempo nel corso del quale le giocatrici coneglianesi hanno fatto tutto ciò che una squadra non deve mai fare se desidera finalmente realizzare un sogno da tempo rincorso e sfiorato una sola volta. Che importanza ha se le avversarie hanno disputato quasi la partita perfetta proprio nella serata del dentro o fuori. Che importanza ha se le ragazze di Mazzanti erano le uniche sul campo a voler davvero lottare?
Per l’Imoco di questa stagione era un’occasione da non sprecare, da non gettare al vento. Sarebbe stato il caso ieri di non regalare nulla alla Pomì Casalmaggiore. Non si doveva assolutamente concedere alle avversarie la possibilità di giocare Gara 4.
Loro sono state invece l’unica squadra compatta e monolitica nel rettangolo rosa. Ha combattuto, ha lottato, ha difeso con i denti e con il cuore. Una grande voglia di riscatto che significava poter prolungare la serie delle semifinali. Del resto lunedì scorso al Palaverde, pur perdendo 3-0, non avevano già fatto capire che per Conegliano non sarebbe stato una passeggiata? Eppure quei segnali non sono stati adeguatamente recepiti da chi aspira a qualcosa di importante, da chi vuole avere finalmente una mentalità ed un’anima vincente.
La qualificazione lampo miseramente sfuggita ieri sera resterà un amaro ricordo, una profonda delusione che rimarrà scolpita nella mente per il modo in cui si è manifestata. Perdere fuori casa 3-0 contro la seconda in classifica della stagione regolare che voleva risorgere a tutti i costi ed aveva una sola opportunità a disposizione, ci sta, eccome, ma non soccombere senza aver palesato di avere ancora degli artigli, di avere comunque un cuore, un’anima da vere aspiranti campionesse d’Italia.
POMI’ CASALMAGGIORE – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-0 (25-20, 25-15, 25-23)
Note:durata set: 27′, 24′, 28′; tot: 79′. Pomì: battute vincenti 5, errate 10, muri 8, errori 14. Imoco: bat. vin. 1, errate 2, muri 5, errori 16. Spettatori 3.116.
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