
Treviso. È vero , non si discute. La banalità del titolo dell’articolo è evidente ma come si potrebbe definire diversamente oggi la consistenza politica di quel settore dell’emiciclo parlamentare che marca visita da tempo immemorabile?
In senso figurato od esteso del termine, a voi la scelta, si potrebbe usare la parola ectoplasma ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. “Fantasmina” fa pensare invece a qualcosa che provoca tenerezza e compassione nei confronti di una entità politica che resta comunque astratta ed inconsistente. “Sinistra” invece perchè di certo, da lungo tempo oramai, fa venire i brividi lungo la schiena ed induce ad immaginare tempi elettorali bui, non benevoli, senza alcun timore di venire smentiti.
La cosa tragica ed al tempo stesso tristemente comica è che sia il centrosinistra che il centrodestra, come si usa dire oggi dopo la scomparsa da molti anni della Democrazia Cristiana, fatte le inevitabili distinzioni, sono del tutto speculari nell’aver portato il nostro paese in una situazione a dir poco drammatica ed ingestibile, con le rispettive classi dirigenti che a breve si appresteranno ad incassare senza giustificato motivo, nell’ennesimo loro giro di giostra, un più che corposo assegno mensile.
Di recente la Sig.ra Stancanelli, la scrittrice finalista al Premio Campiello 2022, in una intervista rilasciata all’edizione del telegiornale ragionale del Veneto della “Matrigna Rai” aveva confidato a chi la intervistava che le faceva paura l’idea di un’Italia non gestita da compromessi: “…una democrazia per tenersi in piedi ha bisogno di incredibili compromessi…continuare, continuare, continuare sempre a mediare per evitare che dalla democrazia si passi a forme di governo che mi fanno molta paura…”.
Certo, è un timore condivisibilissimo, è una prospettiva per niente auspicabile, è un dramma da evitare ad ogni costo, ma se proprio i “compromessi” fin qui raggiunti nella lunga, lunghissima agonia della nostra Repubblica dei burattini senza fili dell’altro ieri, di ieri e di oggi sono stati invece da sempre il vero problema di fondo delle nostre istituzioni, dei governi balneari e di quelli delle settimane bianche, dell’eterna notte polare della nostra democrazia.
I compromessi raggiunti tra persone perbene ed affidabili, dall’inconfutabile senso dello Stato e dall’inattaccabile etica morale sono un certo tipo di mediazioni. Gli accordi tra persone compromesse da mere finalità personalistiche, di convenienza di partito e dunque di “carriera”, dagli interessi economici di “famiglia”, dalle pratiche burocratiche “varie ed eventuali” dello Stato deviato e corrotto sono invece ben altra questione.
I quotidiani, le emittenti radiotelevisive locali e nazionali invitano ogni giorno i propri direttori di rete, dei propri giornali, delle varie agenzie giornalistiche, insieme ad una serie infinita di giornalisti, ad analizzare gli eventi politici nazionali in corso.
Questi, nessuno escluso, a rotazione ci regalano alchimie verbali di possibili future alleanze tra i vari professionisti dell’arte dell’ipnosi elettorale. Ci descrivono possibili nuovi orizzonti costituzionali quando è dal 27 dicembre 1947, giorno della sua promulgazione, che gli italiani attendono di vedere attuati sul serio, senza cancerogeni compromessi, almeno i Principi Fondamentali della nostra Carta Costituzionale.
Prospettano per questo una memorabile Caporetto, per quella “I Fascisti su Marte” dopo un secolo di attesa senza essersi mai liberata in modo definitivo del consistente bacino di voti dei nostalgici del nazifascismo. Per tutti gli altri infine pensano alle molliche di pane di Pollicino per cercare di diventare i nuovi affossatori di maggioranze, categoria questa che non ha mai smesso di autoriprodursi senza soluzione di continuità mentre il paese fa sempre più fatica ad affrontare le sfide inevase che ci trasciniamo dal 1947.
intanto Fantasmina Sinistra cosa fa? E cosa può fare se non soltanto gridare ai quattro venti “Al lupo, al lupo” per cercare di smuovere almeno qualche indeciso o qualche elettore nauseato con la molletta del bucato sul naso pur di non far stravincere il rossetto littorio, per cercare di ridurre dove sarà possibile il divario dei seggi parlamentari tra lei ed i fascisti-neofascisti-nazifascisti-neonazifascisti de “La Marcia su Roma 2022.0”.
Le lozioni toniche idratanti per la pelle, le cremine liporeducenti, i cosmetici in polvere compatta, i mirati interventi chirurgici di certo non riusciranno mai a nascondere i tatuaggi dei simboli sacri del ventennio del già acclamato partito trionfatore delle prossime elezioni, ma è altrettanto evidente che la perenne inconsistenza strategica e programmatica di Fantasmina Sinistra ancora una volta la condanneranno ad una seduta spiritica della direzione nazionale di partito con la quale cercherà di spiegare all’opinione pubblica amica, dopo la proclamazione dei deludenti risultati delle elezioni di settembre, del perchè dell’ennesimo fallimento politico, culturale e sociale. Peraltro senza riuscirci neppure questa volta, troppo presuntuosa.
Nel frattempo la campagna elettorale procede con i protagonisti de “La Zattera della Medusa” nostrana che litigano sul nulla, senza che si riesca ad intravedere all’orizzonte nemmeno una minima traccia della sagoma della nave-salvezza Argus.
Niente sulla sicurezza informatica, lo zero assoluto sull’evasione fiscale, ancora meno sulla lotta alla criminalità organizzata (come se fosse stata miracolosamente debellata da tempo), nessun interesse ad un consistente potenziamento nei mezzi e del personale delle forze dell’ordine, la corruzione del settore pubblico e di quello privato non pervenuta, figuriamoci poi dei gravissimi ed endemici disastri della Giustizia, della Sanità, della Ricerca, della Scuola e così via.
In definitiva di tutti quei settori fondamentali che una nazione veramente democratica avrebbe già da molto tempo a propria disposizione per presentarsi in modo degno ed affidabile alla comunità internazionale ed agli eventuali investitori stranieri.
“Al lupo, al lupo….Vota Antonio, vota Antonio…”

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