
Cardiff. Era da tanto tempo che ci si chiedeva se e quando la nazionale italiana di pallovale sarebbe finalmente tornata alla vittoria. Ebbene, con la vittoria in trasferta contro il Galles, campione uscente del torneo, ora possiamo cominciare a domandarci se ci sarà o no un felice seguito a questo piacevolissimo, ma estemporaneo, episodio.
La meta di Padovani, imbeccato magistralmente a fine partita da Capuozzo, ha rotto un maledetto incantesimo che da anni condizionava la selezione azzurra, provocando un malumore generalizzato nel nostro paese e ripetuti interrogativi all’estero sull’effettiva utilità della presenza italiana nel torneo.
I segnali positivi emersi durante al sfida al Principality Stadium non sono pochi ma, purtroppo, sono concentrati soltanto nell’ultima gara utile per cancellare, per una volta, lo 0″”dalla classifica finale. Un imbarazzante bilancio sportivo che negli ultimi anni ha contraddistinto in modo impietoso il livello tecnico dei giocatori azzurri.
La lucidità di gioco e la compattezza della difesa, fino a quando le energie hanno sorretto gli ospiti, hanno spiazzato e complicato di molto la squadra gallese. Tanto che alla fine della prima frazione di gioco il risultato sorride all’Italia: 7- 12.
Il secondo tempo si contraddistingue per la reazione dei padroni di casa che mette, con il trascorre dei minuti, in chiara sofferenza i giocatori di Kieran Crowley. Tuttavia, per una volta, a qualcuno un poco di energia gli è rimasta. Ange Capuozzo riceve l’ovale a metà campo e dà inizio alla sua bellissima azione, una serpentina prima e la lunga corsa poi, che regala a Padovani, a pochi secondi dallo scadere del tempo regolamentare, l’immensa gioia di concludere in meta. Finisce 21 a 22 per l’italia e, si spera, anche l’agonia tecnica del movimento della pallovale di casa nostra.
La storica vittoria non cancella di certo le 27 sconfitte complessive accumulate negli anni contro i gallesi. Un pareggio e due vittorie non possono essere considerati un risultato positivo di cui andare particolarmente fieri. Non si deve però nemmeno sottovalutare il fatto che qualcosa di importante sia accaduto a Cardiff. Prendendo spunto dall’aforisma della famosa scrittrice di romanzi gialli Agatha Christie, si potrebbe pensare che forse i quindici di Crowley ci hanno regalato un primo splendido indizio. Attendiamo con trepidazione che arrivino anche gli altri due.

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